FILOSOFIA DEL PROGETTO

Lo abbiamo chiamato SMONTING, perché è
un’attività basata sullo smontare le cose, in
maniera giocosa e collaborativa.

Si prende un oggetto comune – un PC o un frullatore, un aspirapolvere – e si comincia a svitare, staccare, sfilare, scollegare, estrarre, separare, finché non restano che viti, dadi, fili, sfere, molle, vetri, circuiti, motorini, altoparlanti, aste, tubi, calamite, avvolgimenti, resistenze, interruttori, guarnizioni, forme in plastica, ferro, rame, alluminio, acciaio, leghe varie.

Fare SMONTING è un’esperienza formativa: impone osservazione e autocontrollo. Richiede di decidere cosa fare prima, quale attrezzo utilizzare, come superare una situazione indecifrabile. Magari di tornare indietro. E poi di rispettare le cose: smontare non è rompere, gli attrezzi vanno usati nel modo giusto, bisogna adottare precauzioni. Il tutto insieme ad altre persone, con la supervisione di un coach, e divertendosi, perché lo SMONTING prevede un solo risultato: il successo.

Non esistono persone che non siano in grado di arrivare allo smontaggio di un oggetto.

Questo rende lo SMONTING universale e gratificante. E cambia le persone, mentre sperimentano la cooperazione, il superamento delle difficoltà e il raggiungimento di un risultato concreto: dall’intero ai suoi componenti di base. Fino al loro destino finale: una volta disassemblato l’oggetto, i vari componenti saranno suddivisi e conferiti per lo smaltimento o il riutilizzo creativo. Ma questo è un altro capitolo, che ciascuno scriverà da sé.